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Libera il giardino dai Parassiti

CONTROLLO DEI PARASSITI

I nemici del nostro giardino sono tanti e diversi e imparare a riconoscerli consente di curare subito la nostra pianta e di sventare quindi il pericolo di aggravamento (che può provocare nei casi peggiori la morte della pianta).

Quindi prevenzione e tempestiva della diagnosi sono le prime armi che abbiamo a disposizione contro i nemici delle nostre piante, che sono tanti e che dobbiamo imparare a conoscere.

Nell’elenco di seguito vediamo quali sono i più comuni nemici delle nostre piante:


Parassiti animali:

Afidi (Aphis fabae): il più comune è l’afide nero che svolge parecchie generazioni all’anno. Raggruppati in colonie numerose sulla pagina inferiore delle giovani foglie, gli afidi le pungono per nutrirsi della linfa provocandone l’accortocciamento e di conseguenza una crescita lenta e stentata delle piante.

Afide verde (Aphis citricola): i danni sono spesso cospicui, sia per l’elevata sottrazione di linfa che provoca un sensivile rellantamenrte di sviluppo oltre a cascola di fiori e frutticini, sia per gravi e vistose deforamzioni ed accartocciamenti delle fiovani foglie e sia per l’abondante emissione di melata che attira le formiche e sulla quale si sviluppa la fumaggine che impedisce la funzione clorofilliana.

Ragnetto rosso (Teranychus urticae): dopo aver svernato come femmina fecondata sulle piante, alla ripresa v egetativa comincia a deporre le uova sulle giovani foglioline. Le neanidi e i successivi adulti pungono le foglie alla pagina inferiore. Le fogie colpite mostrano numerose macchine giallastre che spesso portano le foglie stesse al completo distaccamento con gravi ripercussioni sulla produzione dei frutti

Acari rugginosi (Aculops pelekassi): i danni sono dovuti alle punture fatte dall’acaro per nutrirsi w sebbene possano verificarsi su qualsiasi parte vegetativa della piante, sono particolarmante gravi sui frutti. La buccia di questi assume inizialemte una consistenza coriacea e un colore verde-argento.

Coccinglie : sono considerate parassiti animali tra i più diffusi e nocivi per gli agrumi. Moltissime sono le specie che colpiscono questa coltura apportando danni ingenti sia per la sottrazione di linfa che provoca indebolimento delle piante con conseguenze scarsa produzione, sia per l’abbondante emissione di melata che attira formiche e sulla quale si sviluppa la fumaggine che deprezza i frutti.

Oziorrinco (Otiorrhynchus cribricollis) Gli attacchi sono portati sopratutto nel periodo estivo-autunnale dagli adulti che di giorno stanno nascosti nel terreno al piede delle piante e di notte salgono sulle piante stesse andando a rodere le foglie iniziando dai margini e provocando caratteristiche erosionia forma di mezza luna. Le uova sono disposte nel terreno e le larve che nascono rodono le radici di varie piante.

La mosca bianca (Trialeurrode decemlineata) Emersi dal terreno in aprile-maggio, glia dulti si portano sulle piante di pomodoro del quale divorano le foglie. Dopo l’accoppiamento le femmine depongono le uova in numero molto elevato sulla pagina inferiore delle foglie. Le larve che nascono cominciano a rodere le piante (foglie, germogli e i fusti più teneri) danneggiandoli gravemente. Alla prima segue una seconda genereazione che spesso si sovrappone alla precedente, con presenza contemporanea di tutti gli stati biologici dell’insetto.

Grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa): Sia allo stato di larva che diu adulto, il grillotalpa può provocare sensibili danni al pomodoro, specialmente dopo il trapianto, rodendo l’apparato radicale e stroncando o recidendo le radici stesse durante lo scavo di numerose e intricate gallerie nel terreno.

Trattamento

Si utilizzano prodotti antiparassitari specifici per:

  • Trattamento per irrigazione al terreno distribuendo il volume d’acqua normalmente utilizzato per irrigare le piante
  • Trattamento fogliare, da intervenire in presenza delle prime colonie di afidi sui germogli; o dei primi adulti di insetti del tipo masticatori (es. ozziorinco)

Parassiti funginei

Peronospora (Phyrophthora infestans): Gli attacchi di peronospora sulle foglie si manifestanoi inizialmente con macchie decolorte o traslucide e man mano che l’infezione progredisce i tessuti alterati del lembo fogliare perdono la loro consistenza, imbruniscono ed infine diseccano. Sui fusti, in seguito all’attacco della peronospora, compaiono delle striature longitudinali e trasversali che possono compromettere la funzionalità degli elementi fibrovascolari e, nei casi più gravi, causare anche la morte della parte della piante posta al di sopra dei tessuti infetti.

Oidio (Erysiphe polygoni): Il sintomo iniziale della malttia è costituito dalla poresenza di un sottile feltro superficiale di micelio che in seguito si infettisce ed assume un aspetto polverulento di colore biancastro. Le foglie sono gli organi maggiormente attaccati dal fungo, queste si accartoccianoi verso il basso, diseccano e cadono.

Trattamento

Si utilizzano prodotti antifunginei specifici per:

  • Disinfettare l’apparato radicale, irrorare abbondantemente il terreno al colletto delle piante subito dopo il rinvaso e dopo circa 20 gg
  • Trattare con fungineo specifico alla comparsa dei primi sintomi della malattia e ripetere dopo 10-14 gg
  • Intervenire appena si osserva la presenza della malattia sulle foglie basali; ripetere il trattamento dopo una settimana

N.B. Dato che molti prodotti professionali per combattere queste malattie non sono di libera vendita, non possiamo indicare con precisione nomi e misurazioni necessarie dei principi attivi per la cure di parassiti sopra idicati.

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